Impatto psicologico della perdita dei capelli nella chemioterapia
- italwig
- 30 ott
- Tempo di lettura: 3 min
La caduta dei capelli causata dalla chemioterapia, nota come CIA (Chemotherapy-Induced Alopecia), non è un semplice cambiamento estetico, ma uno degli effetti collaterali più dolorosi dal punto di vista emotivo, soprattutto per le donne. Questo evento segna profondamente l’identità personale, influenzando l’autostima, le relazioni sociali e il benessere complessivo durante il percorso di cura.
Chemioterapia e perdita dei capelli: quando l’identità cambia insieme al corpo
La perdita dei capelli dovuta alla chemioterapia non è soltanto una questione estetica: rappresenta uno degli effetti collaterali più temuti e psicologicamente devastanti per i pazienti oncologici, soprattutto per le donne. Il fenomeno, conosciuto con l’acronimo CIA (Chemotherapy-Induced Alopecia), è vissuto come una vera e propria trasformazione dell’identità personale, con ricadute significative su autostima, socialità e qualità della vita, proprio perché va a impattare sull'immagine di sé.
Il valore simbolico dei capelli: femminilità, salute e identità
I capelli rappresentano un simbolo di identità, bellezza, salute, seduzione e libertà. Come pure forza, vitalità, trasformazione. Soprattutto per le donne, dove la capigliatura è profondamente legata alla femminilità. Ad esempio, la lunga chioma è tradizionalmente associata alla femminilità e sensualità; mentre i tagli corti o le acconciature ribelli possono indicare emancipazione e indomabilità. I capelli esprimono il proprio modo di essere e di percepire se stessi, tant'è che i cambiamenti della chioma possono riflettere stati d'animo, cambiamenti di vita e aspettative.

Così, perdere i capelli significa, nel vissuto soggettivo, perdere una parte di sé. Contribuisce a rappresentare un evento angosciante e traumatico perché è un effetto visibile anche agli altri.
Un trauma vissuto nel corpo e nella mente
La caduta dei capelli può provocare stati d'ansia, tristezza, rabbia e vergogna, influenzando negativamente l’umore, l’autostima e le relazioni sociali. Chi si trova a sperimentare la perdita di capelli causata dalla chemioterapia, vive un evento temporaneo, ma altamente destabilizzante.

Guardandosi allo specchio, la tendenza è sentirsi brutte, essere arrabbiate, vedersi malate.
Alcune testimonianze:
“L’infermiere mi ha scattato una foto il primo giorno di trattamento per aiutarmi nella scelta della parrucca.”
“L’équipe è stata la mia ancora di salvezza.”
“Mi hanno fatto capire che la comunicazione è fondamentale.”
Si è manifestato un decisivo nel miglioramento dell’umore e nel contenimento dell’isolamento sociale. Una donna ha raccontato:
“Mia figlia mi truccava disegnandomi le sopracciglia, facendomi sentire più bella.”
Le strategie per affrontare l'alopecia provocata dalla chemioterapia: cosa funziona davvero?
Le principali strategie per affrontare l’impatto psicologico dell’alopecia includono:
- sostegno della famiglia e degli amici: il supporto di queste figure aiuta ad affrontare il cambiamento, proponendo strategie come l’acquisto anticipato di una parrucca personalizzata e l’uso di turbanti;
- supporto psicologico: parlare con psicologi, medici e altri pazienti contribuisce a normalizzare l’esperienza;
- soluzioni estetiche: parrucche personalizzate, bandane, turbanti rappresentano strumenti fondamentali per mantenere una propria immagine;
- coinvolgimento del personale sanitario nella gestione della perdita dei capelli nella chemioterapia, affinché venga riconosciuta come parte integrante della qualità della vita del paziente, e non un semplice effetto collaterale secondario.
Conclusioni
La perdita dei capelli durante la chemioterapia è un evento traumatico che destabilizza l’identità, mina l’autostima e influisce sulla vita relazionale e sociale. È fondamentale che venga riconosciuta come una componente clinicamente rilevante della cura oncologica, con l’attivazione di strategie psicologiche, pratiche ed educative adeguate a ogni paziente.




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